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Il CIEI alla conferenza di EurECA 2009.

Quest’anno la conferenza internazionale per educatori cristiani organizzata dall’European Educators’ Christian Association (EurECA) si è tenuta dal 21 al 24 maggio a Vevey in Svizzera. Il titolo era: “Come dovrebbero insegnare i cristiani?”.

Il Comitato Insegnanti Evangelici Italiani è stato rappresentato da un membro del suo Direttivo.
La conferenza ha affrontato il tema della pedagogia con l’obbiettivo di offrire delle nuove piste per una visione rinnovata e nuovi stimoli ad applicare nel lavoro quotidiano i valori biblici.
Le relazioni sono state tenute da David Smith, insegnante di lingua e letteratura tedesche al Calvin College, USA, e Direttore del Kuyers Institute for Christian Teaching and Learning (http://www.pedagogy.net). Durante i laboratori e i lavori di gruppo gli argomenti sono stati approfonditi e arricchiti da esperienze personali confrontate ed analizzate.
Nel primo intervento, Smith ha tracciato una breve panoramica delle varie visioni dell’apprendimento succedutesi nel corso del 20° secolo, evidenziando la particolare comprensione della natura dell’uomo (antropologia) che ne stava alla base. Ha menzionato gli approcci razionalisti, comportamentisti ed esistenzialisti, i quali tutti rivelano una visione riduttiva e distorta di ciò che vuol dire essere persona. Smith ha sottolineato l’importanza di capire che nessuna pedagogia è innocente (neutrale), perché è un mezzo che veicola un messaggio che l’alunno interiorizza.
La seconda relazione riguardava l’apprendimento e la crescita spirituale, e partiva dal presupposto che l’alunno, oltre ad avere una razionalità ed un’emotività, è anche un essere spirituale. Smith ha definito la spiritualità, non come il contrario di materialità, ma come il modo in cui uno vive la propria vita materiale, dandole forma e significato con riferimento ai valori ultimi (ciò a cui si dà la massima importanza). L’alunno è in grado di andare oltre se stesso, è consapevole di relazioni, fa delle scelte libere e responsabili. L’insegnante può favorire la crescita spirituale con domande che portano l’alunno a riflettere, analizzando scelte personali e altrui, ipotizzando situazioni, invitandolo a un atteggiamento critico. E’ anche importante che l’alunno (e l’insegnante!) capisca perché studia certi argomenti o materie.
La terza sessione plenaria toccava aspetti più pratici della pedagogia. Il termine “pédagogie” nella Francia del 13° secolo si riferiva ai collegi dell’università di Parigi, che furono organizzati un po’ come dei monasteri, e dove gli studenti abitavano insieme ai loro insegnanti. Era quindi un luogo dove vivere, una comunità. Con il tempo questa convivenza modellava gli studenti. In quest’ottica si può considerare la pedagogia non
tanto come un metodo, ma piuttosto l’insieme degli elementi che caratterizzano e determinano la convivenza nell’aula scolastica. In termini più precisi, e solo per dare qualche esempio, è necessario considerare le intenzioni e gli obbiettivi , le visioni del mondo e dell’uomo sottostanti, i metodi di valutazione (che non devono incoraggiare la pigrizia intellettuale ma premiare delle riflessioni personali), la comunicazione del significato delle attività proposte, la disposizione dei mobili, l’atteggiamento dell’insegnante, e così via.
Durante il culto della domenica la Parola di Dio è stata portata da Liviu Caprar, Preside di una scuola battista in Romania e membro del Direttivo di EurECA. Ha predicato sul tema di Gesù come insegnante. Citando Marco 10: 17-22, ha fatto notare come Gesù, prima di insegnare, si fermò per stabilire una relazione personale con il suo alunno. Lo amò abbastanza per dirgli la verità. Amare significa dare del nostro tempo, delle nostre energie, ed è la via che ci insegna il Signore Gesù.

Fra i molti libri ed articoli che David Smith ha scritto segnaliamo The Gift of the Stranger: Faith, Hospitality, and Foreign Language Learning (con Barbara Carvill, Eerdmans, 2000) e The Bible and the Task of Teaching (Stapleford Centre, 2002).
 Calvin College, Michigan, USA, è un collegio nella tradizione riformata del cristianesimo storico.
 Kuyers Institute. Fondato nel 2004, l’Istituto sponsorizza risorse, eventi, e progetti che mirano a stimolare e sostenere ricerche e dibattiti sul tema del rapporto tra fede, insegnamento, ed apprendimento.

Il Direttivo Insegnanti Evangelici Italiani – Brenda Crook-  24 maggio 2009