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IFED – Padova
Giornate teologiche 2004

«La famiglia in discussione»

Documento finale

  1. Ogni discorso sulla famiglia rischia di essere semplicistico in quanto nella famiglia s’intrecciano storie di persone in cammino che comportano risvolti di tipo affettivo, sociale, economico, giuridico, ideologico, ecc., in situazioni molto diverse tra loro. Tuttavia, questa difficoltà non impedisce di definirne i contorni essenziali rispetto alla molteplicità di relazioni umane. La famiglia ha come nucleo il matrimonio di un uomo e di una donna i quali si uniscono volontariamente e pubblicamente in vista di un progetto condiviso all’insegna della solidarietà e della fedeltà. Per quanta attenzione si debba prestare alle nuove forme di famiglia che si manifestano nella società, la concezione della famiglia “fondata sul matrimonio” (art. 29 Cost.) va mantenuta in quanto all’assunzione di responsabilità pubblica da parte dei coniugi deve corrispondere un riconoscimento pubblico da parte della società.

 

  1. Il valore culturale e sociale della famiglia, le cui prerogative sono riconosciute anche dalla Costituzione italiana (artt. 29,30,31), deve essere salvaguardato e promosso. L’adozione di politiche a sostegno della famiglia possono, tra l’altro, contemplare ulteriori sgravi fiscali per i nuclei familiari, condizioni di favore per l’acquisto della casa da parte di famiglie già formate o in formazione, provvedimenti volti a sostenere la genitorialità e la natalità, gli asili di prossimità, ecc. Le famiglie stesse sono chiamate a riscoprire la propria soggettività culturale e sociale.

 

  1. L’apertura alla genitorialità rappresenta uno sbocco importante e arricchente per la vita della famiglia, anche se non ne costituisce la condizione strettamente necessaria. Se il patto coniugale è indispensabile, generare figli deve essere un orizzonte contemplato dai coniugi, senza per questo costituire un’ossessione da perseguire a tutti i costi. La denatalità della società italiana è una spia di declino culturale.

 

  1. La responsabilità della famiglia nell’educazione dei figli non deve essere delegata a terzi, tra cui lo stato. È necessario scoprire un diverso protagonismo della famiglia nel campo educativo che si riappropri del suo ruolo di orientamento culturale e di accompagnamento pedagogico. Vanno quindi incoraggiate le associazioni culturali di genitori e di insegnanti che stimolino le famiglie a diventare soggetti consapevoli e propositivi dell’educazione dei figli. Una scelta politica che va in questa direzione è l’adozione del buono-scuola con cui le famiglie scelgono il percorso formativo dei figli più piccoli.

 

  1. La vita della famiglia deve riscoprire continuamente cosa significhi essere un luogo di relazioni vissute all’insegna della fedeltà, della responsabilità, del dialogo e del progetto. Il primo problema delle famiglie è molto spesso la conflittualità dei rapporti, il logorio della comunicazione, l’appiattimento degli affetti e l’assenza di prospettive condivise. Quando si manifesta, la crisi della famiglia si affronta, innanzi tutto, rinnovando la scoperta della vitalità interna del rapporto coniugale e, conseguentemente, tra tutti i membri della famiglia. La vita di famiglia è un cantiere di lavoro sempre aperto.

 

  1. La crisi di molte famiglie è un dato della realtà che non deve essere occultato né estremizzato. La famiglia che vive situazioni di difficoltà crescente deve essere ascoltata da parte di comunità allargate accoglienti e sensibili. Le famiglie allargate, le chiese, gli amici possono essere d’aiuto e hanno una responsabilità in tal senso. Nessuna famiglia sarà perfetta, ma molto difficilmente si potrà dire che una situazione familiare è irrimediabilmente persa.

 

Per approfondire:

-AaVv, “Etica per la famiglia”, Studi di teologia VII (1984/1) N° 13.

-“Dichiarazione di Chicago sull’etica biblica”, § 6(1986) in P. Bolognesi (a cura di), Dichiarazioni evangeliche. Il movimento evangelicale 1966-1996, Bologna, EDB 1997, pp. 329-330.

-“Dichiarazione di Danvers sull’uomo e la donna secondo la Bibbia” (1987) in P. Bolognesi (a cura di), Dichiarazioni evangeliche. Il movimento evangelicale 1966-1996, Bologna, EDB 1997, pp. 341-344.

-“Carta orientativa per un progetto educativo cristiano”, IFED, Giornate teologiche 1998 (www.ifeditalia.org/). 

-“Carta familiare per l’uso della televisione”, Ideaitalia VIII (2004/1) p. 8.

Padova, 10-11 settembre 2004

 

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